Pellet di ossido di niobio di litio (LiNbO3).
Descrizione del prodotto
Caratteristica
Litio niobate (linbo3) è un composto di niobio, litio e ossigeno. I suoi cristalli singoli sono un materiale importante per guidamenti ottici, telefoni cellulari, sensori piezoelettrici, modulatori ottici e varie altre applicazioni ottiche lineari e non lineari.
Formula chimica: linbo3
Massa molare: 147,846 g / mol
Aspetto: solido incolore
Densità: 4,65 g / cm3
Punto di fusione: 1,257 ° C (2,295 ° F; 1,530 K)
Solubilità in acqua: nessuna
GAP BAND: 4 EV
Indice di rifrazione (ND): No 2.30, NE 2.21
Struttura in cristallo: trigonale
Applicazione
Il litio Niobate è usato ampiamente nel mercato delle telecomunicazioni, ad es. nei telefoni cellulari e nei modulatori ottici. È il materiale preferito per la produzione di dispositivi di onda acustica superficiale. Per alcuni usi può essere sostituito da litio tantalato, Litao3. Altri usi sono in raddoppiamento della frequenza del laser, ottiche non lineari, celle di celie, oscillatori parametrici ottici, dispositivi di commutazione Q per laser, altri dispositivi acusti-ottici, interruttori ottici per frequenze Gigahertz, ecc. È un materiale eccellente per la fabbricazione di guide di guida ottiche. È anche usato nella realizzazione di filtri a basso passaggio spaziale ottico (anti-aliasing).
Negli ultimi anni il litio Niobate sta trovando applicazioni come una specie di pinzette elettrostatiche, un approccio noto come pinzette optoelettronici come l'effetto richiede l'eccitazione della luce. Questo effetto consente la raffinata manipolazione delle particelle in scala del micrometro con elevata flessibilità poiché l'azione della pinzatura è limitata all'area illuminata. L'effetto si basa sugli alti campi elettrici generati durante l'esposizione della luce (1-100 kV / cm) all'interno del punto illuminato. Questi campi intensi trovano anche applicazioni in biofisica e biotecnologia, in quanto possono influenzare gli organismi viventi in vari modi. Ad esempio, è stato dimostrato che il litio a droga di ferro eccitato con luce visibile produce la morte cellulare nelle colture cellulari tumorali.